PINOCCHIO IN BIBLIOTECA
L’opera di Bertozzi & Casoni “Non ricordo”,di proprietà della Fondazione, esposta alla Bim Biblioteca comunale di Imola dal 10 maggio al 30 settembre 2019.
“Non ricordo”
Bertozzi & Casoni, 2014
ceramica policroma, cm. h. 140 x 110 x 147
Non ricordo del 2014 raffigura un Pinocchio invecchiato e seduto sulle tante edizioni delle sue avventure. Il corpo del Pinocchio è in legno combusto mentre il suo volto è umano ma con il naso allungato per avere detto tante bugie. Sulla testa un copricapo, fatto di giornali, a forma di cono che ricorda quello del burattino ma anche quelli imposti per irrisione, come in Goya.
Pinocchio, nella favola di Collodi, si trasforma in un bambino ma di lui, da questo punto in poi, non sappiamo più nulla, e non ci interesserebbe neppure. E’ del Pinocchio in legno che si siamo tutti innamorati: delle sue bugie, delle sue mai mantenute promesse, dei suoi ravvedimenti, dei suoi cedimenti e delle sue spericolate avventure tra i richiami del grillo parlante, di Geppetto e della fatina. Il Pinocchio di Bertozzi & Casoni non è il Pinocchio umano che ci ha consegnato Collodi al termine del libro e neppure il Pinocchio burattino cui non è stato dato di invecchiare sotto questa veste. E’, forse, un mix, quasi leopardiano, delle prime, gioiose e teneramente ingenue aspettative della fanciullezza e di cruda realtà. Tutto è decaduto, in legno e in carne. Anche i ricordi stanno svanendo e nemmeno i libri che hanno portato nel mondo le sue avventure lo aiutano nel sapere chi è. Un simbolo dell’avventura umana, di sempre.
Franco Bertoni
Curatore scientifico del DOC