Modigliana, 1890 – Forlì, 1984
Dopo avere frequentato i corsi serali dell’Istituto Aldini Valeriani e della Regia Scuola d’Arti e Mestieri di Bologna, Ugo Savorana si iscrive, nel 1910, all’Accademia di Belle Arti della stessa città e conclude gli studi a Parma nel 1922. Il suo stile è verista con influenze simboliste e secessioniste. Degni di nota sono i suoi acquarelli in cui dimostra leggerezza di tratto e doti di sintetica poeticità. Torna a Modigliana dove, nel 1926, promuove un’esposizione d’arte per commemorare il centenario della nascita di Silvestro Lega. Per sostentarsi si dedica a lavori di carattere edile con l’azienda di famiglia ma riesce a dedicarsi anche alla scultura e alla pittura ed è presente a varie mostre locali. Nel 1930 partecipa al concorso per le porte del Duomo di Orvieto. Nel 1931 inizia a lavorare presso una ditta di costruzioni di Forlì – città in cui si trasferisce nel 1934 – cui fornisce decori e sculture per varie opere pubbliche: Palazzo delle Poste, Ospedale Morgagni, Palazzo del Governo e degli Uffici Statali, Palazzo della Prefettura oltre che per colonie marine ed edifici privati. Durante i bombardamenti del 1944 il suo studio viene distrutto assieme a oltre cento opere. Nel dopoguerra si dedica a lavori di restauro dei monumenti forlivesi danneggiati dalla guerra, a ipotesi ricostruttive, a monumenti commemorativi e funebri e, nel 1947, partecipa al concorso per la terza porta della Basilica di San Pietro in Vaticano. Verso la metà degli anni Cinquanta esegue gli apparati scultorei e decorativi di Villa Pandolfa a Predappio. Dagli anni Sessanta, esauritosi il moto inerziale che aveva permesso sopravvivenza a una figurazione originatasi e protrattasi in ben altro alvei storici e culturali, Savorana è ormai un sopravvissuto. Solo recenti attenzioni locali al Novecento lo riportano in luce. Nel 2010 gli viene dedicata una mostra antologica a Forlì.
(FB)
Bibliografia esenziale
Ugo Savorana scultore 1890 – 1984. Ardebat ut facula
a cura di O. Piraccini, R. Ricci, B. M. Savorana, catalogo della mostra alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
Forlì 2010
Fondi
eredi Savorana, Forlì
News
Ammirevole soprattutto per i suoi felici apparati decorativi di gusto e clima tardo-secessionisti, Savorana introduce in Il terremoto: la forza e la salvezza rari, nella sua opera, sommovimenti della materia: consoni al tema e memori della lezione impressionistica di Medardo Rosso.