PANIGHI ETTORE
Massa Lombarda, 1917 - 2007
I forti, quasi spezzati, segni grafici di derivazione espressionista e le minime, ma avvertibili, deformazioni apportate ai soggetti sono funzionali alla visione artistica di Panighi: dietro le apparenze si nascondono spesso disagio, incertezza e anche aggressività.PANTIERI PIER CLAUDIO
Meldola, 1927-2022
Appartenente al periodo neorealista di Pantieri, Pescatore è opera originale in cui i riferimenti alla pittura di Pompeo Borra o di Renato Guttuso vengono sublimati in una abile composizione pittorica che, per citazioni e forza espressiva, quasi anticipa certe soluzioni del ritorno alla pittura degli anni Ottanta.PASINI UGO
Cesena, 1942
Anche in Uova con tazza Pasini oltrepassa i limiti della superficie per addentrarsi in un universo di chiarezza e di ordine interno alle cose che irradia luce e impone silenzio.PASQUINI LUIGI
Rimini 1897 - Rimini 1977
Lodevole artista e vivace intellettuale, fu un importante punto di riferimento per il clima culturale locale. I suoi scritti sull’arte e gli artisti da lui apprezzati e sostenuti testimoniano una decisa opposizione ad ogni forma di modernità introdotta nelle arti figurative del tempo, in un atteggiamento di elegante nostalgia per le “belle arti”. Il suo lavoro di letterato, giornalista e pittore ha quale comune denominatore la Romagna, raccontata e dipinta con umana genuinità, luminosa vitalità e talvolta con malinconica dolcezza.PAZZINI EDOARDO
Rimini, 1897 - 1967
Edoardo Pazzini si forma all’Accademia di Belle Arti di Roma, diplomandosi maestro di disegno nel 1917, ma l’influenza e gli insegnamenti maggiori li riceve dallo zio Norberto Pazzini (1856-1936) – noto artista allievo dell’altrettanto lodevole Nino Costa, esponente di punta della pittura romana dell’Ottocento e apprezzato paesista che ha contribuito a diffondere le idee naturalistiche tra i membri della scuola dei macchiaioli – accanto al quale lavora per diverso tempo. Dopo la guerra, in cui combatte tra il 1917 e il 1918, inizia ad insegnare disegno in numerose scuole: prima ad Ivrea, poi a Forlì, San Marino, Verucchio, e infine a Rimini.PILO’ MAURIZIO
(Faenza, 1957) Maurizio Pilo' ha frequentato il Liceo Artistico di Ravenna e l'Accademia di Belle Arti della stessa città dove si è laureato con una tesi dal titolo “Segno naturale, segno artificiale”. Luca Donelli ha ravvisato nelle opere di Pilò: “un buon uso delle tecniche miste (fotografia, acrilici, matite, lucidi) spesso sovrapposte (...) per arrivare alla creazione di un quadro con un tema paesaggistico o comunque naturale. Pilò manifesta una profonda conoscenza della natura, conosce bene la terra, gli alberi, le foglie,le nebbie della pianura, riuscendo a rappresentarceli anche con pochi strumenti, con la leggerezza di chi li vive con curiosa passione. Quella di Pilò è una natura malata, in declino ma l'artista la guarda dall'alto, attraversandola con la leggerezza che gli consente di non toccarla ma solo di osservarla, e forse di trovare una soluzione al decadimento con le armi di sempre: la bellezza”.