GATTELLI STEFANO
Forlì, 1962
In C’è, un grigio interno ordinato e pulito ma, forse, improvvisamente abbandonato, solo la tenda bianca del fondo tradisce l’esistenza di un alito di vento e di vita; in Icona del paesaggio, il cielo terreo rimarca questa sensazione di evento apocalittico unitamente alla ricopertura fuligginosa di campi e vegetazione.GENSINI IVO
Bertinoro, 1950
Tecnica del ready-made, formalismo, una preziosità esecutiva tipica di Gensini ed esito figurativo si coniugano in Rendering: una vecchia sedia sulla quale è adagiata una molle ma pesante forma di origine quasi biologica. Un pensiero sul destino delle materie e di quello umano degno, per pensiero e qualità dell’opera, di Francis Bacon.GENTILINI FRANCO
Faenza, 1909 - Roma, 1981
Nudo femminile accosciato e Susanna dopo il bagno appartengono al felice nucleo delle prime opere faentine di Gentilini (1925-1932). In queste opere di grande qualità pittorica, il giovane e precoce artista rassoda gli insegnamenti di Romagnoli – di cui rimane traccia nel mazzetto di fiori e nella sfilacciatura delle paste cromatiche – in due ritratti memori della grande tradizione dell’arte italiana passata al vaglio, cautamente e senza esautorazione, di una moderna libertà espressiva che non rinuncia alla precisa resa del soggetto e a una piena comprensibilità.GHINASSI SANTE
Ravenna, 1924 - Imola, 2000
Di umili origini, Sante Ghinassi dimostra, fin dalla fanciullezza, particolari predisposizioni per il disegno e, dopo avere frequentato le scuole medie a Faenza, nel 1929 va a lavorare alla ex Fabbrica di Ceramiche Farina della stessa città. Contemporaneamente frequenta la locale Scuola di Disegno dove ha per insegnanti Roberto Sella e Francesco Nonni.GIANGRANDI GAETANO
Bertinoro, 1928
Raffineria di petrolio e Pesca lungo il canale appartengono alla prima fase produttiva dell’artista, allora poco più che ventenne. La “bella maniera” che pur Varoli gli deve avere insegnato, viene, con spirito ribelle, disattesa. I soggetti sono oltremodo banali, le pennellate appaiono maldestre e incerte come nei più popolari “ex voto” e le descrizioni formali in odore di approssimazione e di brutalismo infantile ma raro, e ravvisabile solo nel migliore Utrillo, è l’abbandono innocente, gioioso e triste al tempo stesso, a una visione senza filtri mentali e culturali della realtà.GIOVANNINI UMBERTO
Morciano di Romagna, 1969
Dopo gli studi di grafica si laurea al dams di Bologna e comincia a occuparsi di grafica d’arte. Nutre un amore particolare per la xilografia, di cui ha sviluppato tecniche personali di incisione e stampa. Le sue incisioni e i libri d’artista fanno parte di collezioni internazionali. Il lavoro personale e quello di studio e di ricerca sono affiancati dall’insegnamento. Attualmente è Associate Lecturer a Central Saint Martins, University of the Arts London e Visiting Professor alla rufa, Rome University of Fine Arts.GIULIARI FRANCESCO
(Novara 1929 – Forlì 2010) E' con la pittura che Giuliari lascia la sua testimonianza di maggior rilievo. Una pittura di stampo certamente tradizionale ma al tempo stesso consapevole del valore di una inattualità. Ottima la esegesi del suo lavoro attuata da Anna Stanzani: “Nonostante la tecnica raffinata, magistrale, rara, ci fa capire che non aspira all'illusione o alla idealizzazione, ma alla realtà.