(Brisighella, 1958)
Diplomatosi in ceramica all’Istituto d’Arte di Faenza, dove poi è stato docente di progettazione per il Grès e la Porcellana, Luciano Laghi si è laureato nel 1982 all’Accademia di Belle Arti di Bologna, corso di Pittura.
La sua ricerca scultorea nasce negli anni Settanta ed è approdata a due grandi filoni tematici: sculture-oggetto di valenza quasi architettonica e lastre composte da varie geometrie in cui valori più puramente astratti sono compensati da allusioni al paesaggio mediterraneo.
Luciano Laghi ha scelto, per le sue opere, una via certamente emozionale ma non fredda. Un mix di minimalismo espressivo e di sanguigna adesione alle più intime ragioni del dato naturale, di razionalità e di riverente concessione alla pulsioni vitalistiche delle materie.
Laghi si è formato in campo ceramico e la terra risulta per lui il materiale più congeniale non solo per dare forma ma per aderire quanto più possibile a un ambiente e a un territorio. Sembrano queste le ragioni che lo hanno indotto, forse anche per via inconscia, a dedicarsi negli anni a opere ceramiche che nella terra sanno rinvenire valori originari e possibilità di non banale rappresentazione. E’, la sua, una rappresentazione ripulita dai dati accidentali e che punta alla valorizzazione – tanto sintetica quanto felice – di una essenza.
In Laghi: tagli severi, campiture, colori e superfici che non mimano un dato naturale ma ne colgono la più eterne ragioni. Astrazioni che corrispondono forse a uno sguardo distante ma non per questo non partecipato e, anzi, carico di ammirazione, desiderio e anche di rimpianto per una bellezza assoluta non sporcata dai più volgari residui dell’avventura umana sula terra.
Laghi ha tenuto mostre personali a Faenza (1991, 1994, 1997), a Vallauris (2005), a Gijòn (2007), a Bagnacavallo (2007), a Torino (2010) e a Brisighella (2020). Tra le più recenti partecipazioni a mostre collettive si segnalano: “Scultura ceramica contemporanea” alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma (2015), “In the earth time” a Gyeonggi in Corea (2017) e a “CAA Ceramic Art Andenne” (2018) in Belgio. Laghi ha ottenuto premi e segnalazioni al Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza (1986) e di Gualdo Tadino (1991, 2005), alla Biennale Internazionale della Ceramica del Cairo (1992, 2000), al “Certamen San Agustin” di Avilez e all’”International Ceramic Competition” di Mino in Giappone.
(f.b.)
Bibliografia essenziale
La rivolta degli oggetti parlanti, a cura di L.Fabbri e testi di P.Badini e J.Ruiz de Infante, catalogo della mostra al Circolo degli Artisti, Faenza, 1997
Luciano Laghi. Paesaggi astratti, catalogo della mostra al Museo Ugonia di Brisighella a cura di Franco Bertoni, 2020
Fonti
Studio dell’artista, Fognano
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