a cura di Patrizia Capitanio
Pittura d’altoforno.
Impressioni di Giuseppe Tampieri per l’ILVA (1956-1960)
Pinacoteca Comunale, via S.Maria dell’Angelo 9 Faenza
3 maggio – 31 luglio 2018
Con l’esposizione delle illustrazioni realizzate per la rivista aziendale Noi dell’ILVA, si auspica di far conoscere un ulteriore ed interessante aspetto della figura artistica di Giuseppe Tampieri.
Trasferitosi a Genova all’inizio degli anni ’50, collabora con la redazione dell’ILVA per la creazione delle immagini di copertina del mensile. Nel periodo dal 1957 al 1960 la sua opera pittorica entrerà così nelle case di ben 24.000 famiglie di lavoratori siderurgici, dal nord al sud d’Italia.
Due mostre fuori dalla Pinacoteca (giugno 2018):
La figura femminile nella pittura di Giuseppe Tampieri
Rione Verde, via Cavour Faenza
2 – 24 giugno 2018
La mostra, realizzata con opere di proprietà privata, è dedicata alla FIGURA FEMMINILE nella pittura di Giuseppe Tampieri, un universo di affascinanti modelle, di volti e sguardi sensuali, di nudi dai corpi proporzionati.
Figure femminili che spesso sono ritratte in primo piano celando un’immobile compresenza: la figura maschile in ombra, seminascosta. Sono evocazioni di contrasti tra la donna nuda e l’uomo vestito, tra passionalità e malinconia, tra l’eternità di una bellezza ideale e l’inarrestabile degrado della vita umana, tra lo sguardo rivolto allo spettatore e l’atteggiamento assorto verso un’introspezione personale.
Mediterranea. L’arte di Giuseppe Tampieri
Palazzo Fantini – Tredozio
(maggio-giugno 2018)
Nonostante l’attivo impegno in campo artistico, Giuseppe Tampieri ha amato molto viaggiare, in particolar modo nei paesi che si affacciano sul Mediterraneo, prima in Sicilia, poi in Sardegna e quindi in Spagna, una sorta di seconda patria, dove soggiornerà almeno quattro volte.
È da questo suo grande amore che nasce il titolo della mostra: MEDITERRANEA. Un omaggio ai suoi paesaggi assolati, dalle cromie incandescenti, ombre lunghe, terre bruciate dal sole. Cromie che contrastano con i toni appena accennati, scuri e cupi del suo atelier, all’interno del quale ritrae figure femminili eleganti, esotiche, misteriose e sensuali. E poi le sue sculture e l’ultima produzione di nature morte.