SPADA GIORGIO

/, S/SPADA GIORGIO

SPADA GIORGIO

Ravenna, 1927 – Forlì, 1999

Figlio di Gianna Nardi Spada, Giorgio Spada, dopo studi di carattere ragionieristico a Milano, apprende i primi rudimenti sulla tecnica pittorica da Maceo Casadei sul finire della seconda guerra mondiale. Dopo la guerra si stabilisce a Forlì e segue i corsi dell’Accademia di Belle Arti di Ravenna. Influenzato dalla figura e dall’arte di Maceo espone con lui, Mandolesi e Brunetti a Forlì nel 1954 e nello stesso anno espone con il suo mentore a Ravenna e tiene la sua prima mostra personale. Verso la metà degli anni Sessanta, anche influenzato dal critico Marcello Azzolini che in quegli anni guidava la situazione artistica forlivese, si dedica alla tecnica del collage. Poi, il suo lavoro pittorico si sviluppa quasi per cicli che via via abbandona come fasi di una continua ricerca che ha come comune denominatore una sempre aperta e interrogativa indagine sul reale. Ad attrarlo è prima il tema delle paludi e dei resti organici e artificiali che ingombrano queste moderne discariche e poi quello delle radici e dei rami contorti. Seguiranno i giornali accartocciati, figure umane stravolte o dalle sembianze animali memori della pittura di Bacon, la rivisitazione di classici antichi e moderni, la serie dedicata a Venezia e al tema della maschera, i muri graffiti o imbrattati da lacerti di manifesti, le auto incidentate ed esperienze neo-informali che, saldandosi con la sua vocazione figurativa, lo portano agli esiti rarefatti ed esemplari degli ultimi anni di attività (i “panni stesi”). In questo variare degli interessi iconografici frequenti sono i travasi formali da un ciclo all’altro. Le sue solide capacità rappresentative hanno certamente subito varie influenze ma è rimasta intatta una cifra stilistica quasi oleosa e senza precisa messa a fuoco che ben simbolizza non solo gli anni di progressivo e inarrestabile degrado di cui è stato testimone ma i destini di una più generale condizione umana: con toni cupi e una pittura dell’oggettività implacabilmente chirurgica. Spada ha esposto a numerose edizioni della Biennale Romagnola d’Arte Contemporanea di Forlì e del Premio Campigna di Santa Sofia e ha partecipato a mostre collettive di livello regionale e nazionale. Ha allestito mostre personali a Forlì (dal 1954 al 1992), a Ravenna (dal 1954 al 1974), a Bologna (1964 e 1968), Faenza (1965 e 1987), Firenze (1961), Genova (1989) e Modena (1990).

(FB)

Bibliografia esenziale

Giorgio Spada (1927 – 1999)
a cura di D. Masini, catalogo della mostra
Forlì 2002

Fondi

eredi Spada, Forlì

News

Tracce in palude e In palude: due primi piani senza cielo e orizzonte di una natura già di per se stessa malata in cui sono stati gettati degli immondi rifiuti. Natura e destino umano sono accomunati da una fine sordida e ingloriosa.

2021-01-22T11:15:02+00:00luglio 30th, 2015|Artisti, S|