“Contrappunto” è il titolo della mostra di Federico Guerri che ha inaugurato sabato 9 dicembre alla Galleria dell’Immagine di Rimini.
In mostra vengono presentati due cicli di opere a confronto che si differenziano per un nuovo uso dei materiali e dei
soggetti cari all’artista. Nelle tele di grandi dimensioni disegnate a matita, il segno grafico nasce dall’esperienza con l’incisione e in particolare con l’acquaforte appresa nel laboratorio del padre calcografo. I soggetti di questi lavori sono città ed interni, e il tentativo è quello di fondere la pittura e il disegno.
La visione è composta da frammenti, l’assenza del tratto e la mancanza di alcuni particolari lasciano lo sguardo all’enigma dell’interpretazione. Verrà presentata una seconda sezione con opere inedite, risultato di circa due anni di ricerca, e per quanto siano analoghi i temi trattati, in questi lavori il segno diventa più
descrittivo e vigoroso, li percorre un’energia dinamica animata da una forza narrativa.
Orari: dalle 10 alle 12 – dalle 16 alle 19, chiuso il lunedì
info: 0541 704416
FEDERICO GUERRI
Nato a Cesena nel 1972, dove vive e lavora, ha al suo attivo molte mostre personali e collettive. Tra le recenti si
citano, nel 2015 Frammenti alla GalleriaWeber di Torino, nel 2013 Ogni altro luogo alla Galleria Montoro12 di Roma (testi in catalogo di Ursula Hawlitschka e Flavio Ermini); nel 2012 La civilizzazione-Ecco il destino è una statua arsa affamata..alla Galleria Gasparelli di Fano a cura di Gian Ruggero Manzoni; nel 2010 Sentieri interrotti, alla Galleria L’Affiche di Milano con testi in catalogo di Valerio Dehò e Roberta Bertozzi. Ha esposto in mostre bipersonali con Francesco Bocchini alla Galleria Defreo di Berlino e con Germano Sartelli a Casa Rossini a Lugo. Guerri si laurea nel 1995 all’Accademia di Belle Arti di Bologna in scultura, iniziando una personale ricerca che lo porterà alla creazione di sculture di grande formato collocate in spazi naturali. L’esperienza con l’incisione e in particolare con l’acquaforte lo porta alla creazione di vari cicli di stampe, nelle quali riversa una fusione di linguaggi grafici, creando una particolare sintesi tra pittura e disegno, amplificando una solida espressività monocromatica. In altri casi accentua un movimento ritmico che si fa appunto grafico, pensiero strutturato creando un esuberante costruzione che investe interni e porzioni di città. Parallelamente ai lavori su tela crea ardesie di grande dimensione dove il segno graffiato e inciso nella pietra dà vita a lastre severe che in una alternanza di luce ed ombra, si stabilizza sulla dicotomia del bianco e nero. Recentemente ha realizzato delle sculture in legno che si modulano in forme e dimensioni di volta in volta diverse in dialogo diretto con lo spazio dove vengono installate.