Ravenna, 1946
Bruno Minardi si laurea in Architettura a Venezia nel 1970. Come professore ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana insegna presso l’IUAV di Venezia e l’UNIFE di Ferrara. Diviene External Examiner all’Architectural Association di Londra e presiede, dal 1989 al 1994, la SIACE (Scuola Internazionale di Orta San Giulio) presso cui attiva seminari di progettazione con Peter Wilson, Maurice Culot, Franco Purini e Pierluigi Nicolin.
Minardi, con le sue opere, afferma una idea di architettura contrassegnata da un consapevole riavvicinamento ad elementi fondativi del costruire desunti dal luogo, dalla natura e più in generale dall’architettura senza architetti. Infatti, si è spesso ispirato anche alle forme semplici del paesaggio industriale ravennate da cui ha estratto alcuni riferimenti essenziali, divenuti poi la base della sua originale produzione architettonica. Le scelte ricorrenti nel suo lavoro hanno costruito nel tempo un catalogo di elementi progettuali riconoscibili e riconosciuti. E’ stato invitato a partecipare a varie edizioni della Biennale di Venezia e della Triennale di Milano, ad allestire mostre personali presso gallerie e musei nazionali e internazionali, ha tenuto conferenze e laboratori in Italia e all’estero e si sono interessati al suo lavoro storici e critici dell’architettura come Kenneth Frampton, Paolo Portoghesi, Leon Krier e Vittorio Savi.
Minardi Ha partecipato a numerosi concorsi internazionali di architettura e sviluppato progetti, realizzati e non, e disegni (acquarelli, incisioni, chine e pastelli) che, se pur prodotti nella fase iniziale della sua carriera, hanno contribuito con forza alla messa a punto della sua complessiva proposta architettonica.
Tra le sue opere si segnalano: la soprelevazione delle case comunali di Cesena (1977-78), il restauro della Rocca Malatestiana di Gatteo (1981-2004), la riconversione dell’ex birrificio Dreher alla Giudecca di Venezia (1980-92), la Neue Stadtvilla a Berliner Vorstadt, Potsdam (1995), la ristrutturazione dell’ex convento di san Francesco a Bagnacavallo (1995-02), il porto turistico di Marinara a Marina di Ravenna (1996-09), il centro direzionale APV Holding di Porto Marghera, Venezia (2003-04), il centro direzionale del porto industriale San Vitale a Ravenna (2004-10), la stazione navi passeggeri di San Basilio alla Giudecca di Venezia (2005-10), le numerose ville ed abitazioni private lungo la riviera romagnola e a Formentera, il porto turistico di Fiumicino a Roma (2007-14), il crematorio comunale di Ravenna (2008-12), il ristorante galleggiante sul canale Candiano di Ravenna (2014-16).
Le sue considerazioni teoriche sul progetto sono raccolte nel libro “Architettura come superfetazione” pubblicato a Milano nel 1993, mentre con il volume “Giovanni Muzio, opere e scritti” (Milano 1980) ha fornito un precursore contributo alla rivalutazione critica del Novecento italiano.
(F.B.)
Bibliografia essenziale
Bruno Minardi , Academy Editions,
Londra 1997
Case d’acqua , Cluva editrice,
Venezia 1990
Opere: Archivio disegni: studio dell’architetto, Ravenna
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