OLIVUCCI FRANCESCO

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OLIVUCCI FRANCESCO

Forlì, 1899 – 1985

Francesco Olivucci è stato pittore, affrescatore e incisore. Nato a Fiumana nei pressi di Forlì, Olivucci si trasferisce, giovanissimo, a Ravenna per frequentare i corsi della Locale Scuola di Arti e Mestieri e, successivamente, quelli dell’Accademia di Belle Arti sotto la guida di Vittorio Guaccimanni. Diplomatosi con successo, ottiene una borsa di studio a Roma. Nel 1920 è membro del Circolo Artistico Forlivese e inizia ad esporre a Forlì realizzando anche alcune pergamene celebrative per i Comuni della Provincia. Dal 1924 al 1933 si dedica all’insegnamento, prima presso le Scuole Industriali Maschili e poi all’Istituto Professionale Femminile; attività che riprenderà nel secondo dopoguerra. La sua prima mostra personale è del 1926 ma ha già all’attivo i pannelli decorativi collocati all’interno della raccolta denominata “Armeria Albicini” nel Palazzo del Merenda di Forlì che riportano figure di giovani abbigliati e armati con le medesime armi facenti parte della raccolta.
Nel 1927 vince il concorso per i dipinti dello scalone d’onore di palazzo Benzi a Forlì (casa dell’Opera Balilla) dedicati a temi obbligati del periodo quali Il Balilla e Il lavoratore. A Brisighella decora la Casa del Fascio con una raffigurazione del Duce a cavallo. Nel 1928 partecipa alla Biennale di Imola e ottiene dalla Santa Sede l’incarico di restaurare le pitture murali di varie chiese dell’Irpinia e delle Marche danneggiate dal terremoto. Nel 1938 si classifica secondo al “Premio San Remo” per l’affresco. Affresca la cappella, il refettorio, la palestra e altri locali dell’Asilo Santarelli (1934-37), oggi non più visibili. Nell’aula dedica a Rosa Maltoni, madre del Duce e maestra elementare, dipinge un trittico che riporta luoghi mussoliniani quali Predappio e la Rocca della Caminate, il cimitero e la chiesa di San Cassiano, il faro delle Caminate che illuminava la dura fatica di un fabbro, in riferimento al mestiere del padre del Duce. Nel refettorio era rappresentato il ciclo del grano, dall’aratura alla panificazione. Ancora intatti sono gli affreschi della cappella con un Redentore infante attorniato da angeli-bambini che risentono sia del clima di ritorno all’ordine del periodo sia delle attenzioni all’arte forlivese del Rinascimento (Palmezzano e Melozzo degli Ambrogi).
Nel 1938 vince il concorso per la decorazione (1938-1941) del Salone d’Onore del Palazzo del Governo finalizzata a celebrare i trionfi del fascismo, la marcia su Roma, la promulgazione della Carta del Lavoro, la conquista dell’Impero e le forze civili e militari d’Italia su una superficie di circa 150 metri quadrati. Raschiati o ricoperti da intonaco censore nell’immediato dopoguerra, anche questi affreschi non sono più visibili.
Significativo interprete del Novecento in pittura ed esponente di quella “nuova” pittura murale caldeggiata da M.Sironi, A.Funi e M.Campigli fin dal 1933 in antagonismo ala più “borghese” e mercantile pittura da cavalletto, Olivucci affianca, fin dal 1938, a questa produzione artistica di carattere ufficiale e pubblico (imbevuta inevitabilmente di retorica) una ricerca incisoria di carattere realista ed espressionista che ha per temi l’irrisione e la critica del fascismo e, negli anni, una esaltazione della Resistenza e dei suoi martiri locali.
Negli anni Cinquanta realizza gli affreschi nella sede forlivese dell’I.N.P.S., disegna i motivi ornamentali delle cancellate della sede della Cassa dei Risparmi di Forlì e porta termine la Madonna nella caserma di Borgo Schiavonia (Distretto Militare). Negli anni Settanta esegue progetti, sculture e mosaici per le chiese di San Benedetto e Alfero (Forlì). Nel 1975 gli viene dedicata una mostra a Palazzo Albertini che presenta le sue acqueforti e xilografie degli anni di guerra e nel 2012 viene organizzata una sua mostra postuma al Palazzo del Monte di Pietà, sede della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì.

(FB)

Bibliografia essenziale

G.Ravaioli – D.Masini,
Francesco Olivucci,
catalogo della mostra al Palazzo del Monte di Pietà,
Forlì 2012

Fondi

eredi Francesco Olivucci, Forlì

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2021-01-22T11:02:47+00:00agosto 1st, 2015|Artisti, O|