Forlì, Palazzo Romagnoli
2 ottobre – 12 dicembre 2016
a cura di Cristina Ambrosini, Flora Fiorini, Marica Guccini
Inaugurazione: sabato 1 ottobre 2016 ore 17.00: Via Albicini,12
La mostra Il solco sottile di Antonello Moroni è la tappa finale del percorso avviato grazie alla borsa di studio offerta dall’Ingegner Franco Sami in ricordo della moglie Mariacristina Gori, indimenticata storica dell’arte forlivese, a dieci anni dalla sua prematura scomparsa il 2 ottobre 2006.
Le dieci sezioni della mostra, allestita al primo piano del palazzo nel salone d’incontro e nella sala dedicata alle esposizioni temporanee, raccontano le vicende del cospicuo fondo Moroni, ripercorrendo la storia dell’antichissima tecnica dell’incisione su legno recuperata dall’oblio all’inizio del secolo scorso dagli xilografi della cerchia di Adolfo De Carolis.
L’esposizione dell’eterogenea collezione fatta di matrici xilografiche, xilografie, prove di stampa, ex libris, disegni, album e pubblicazioni, offre un’occasione rara per il visitatore di poter osservare in modo organico il processo creativo dell’artista, dalla prima idea impressa nel bozzetto, alla realizzazione della matrice lignea, sino alla sua impressione su carta.
Sabato 1 ottobre alle ore 17,00 l’inaugurazione della mostra sarà anche l’occasione per ricordare la figura di Mariacristina Gori, studiosa appassionata, autrice di oltre un centinaio di saggi e monografie sulle espressioni artistiche in Romagna dal Rinascimento al Barocco, collaboratrice di diverse riviste specializzate in campo artistico e ispettore onorario della Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Ravenna, Ferrara, Forlì e Cesena.
Saranno presenti, oltre ai curatori, il Sindaco di Forlì Davide Drei, l’Assessore alla Cultura Elisa Giovannetti, l’Ingegner Franco Sami, sostenitore del progetto di ricerca grazie all’elargizione della borsa di studio dedicata alla moglie, i membri della Commissione che ha periodicamente verificato la ricerca, esponenti del mondo della cultura che hanno conosciuto e apprezzato in vita Mariacristina Gori per le qualità umane e caratteristiche di valente storica dell’arte.
La riscoperta della figura di Antonello Moroni proseguirà per tutta la durata della mostra, in particolare con la presentazione del primo studio organico dedicato alla figura dell’artista, il volume:
Il solco sottile.
Antonello Moroni: artista, xilografo, decoratore del libro
Antonello Moroni, nasce a Savignano sul Rubicone il 20 settembre 1889. Dopo i primi studi all’Accademia di Belle Arti di Firenze, dove è uno dei dodici migliori studenti diplomati nel 1909 l’artista, colpito dalla malattia che lo costringe alla sedia per un lungo periodo, si avvicina strettamente alla tecnica xilografica per non abbandonarla mai più. Una volta ristabilite le condizioni fisiche, egli è una figura immancabile nei cantieri di Adolfo De Carolis, in particolare in quello per la decorazione ad affresco del Salone del Palazzo del Podestà di Bologna che gli lascerà moltissime influenze.
A stretto contatto col maestro di cui è l’allievo prediletto, Moroni affina le sue potenzialità apprendendo i segreti della tecnica xilografica, e rivelandosi ben presto un fine artista della sgorbia. Le sue doti gli valgono l’esordito sulle pagine della rivista spezzina «L’Eroica», e la partecipazione alla Prima Mostra.
Internazionale di Xilografia di Levanto del 1912. Da quel momento l’attività dell’artista non si arresterà più, e il nome di Moroni si scorge nei cataloghi delle principali esposizioni italiane ed europee dedicate alla rinnovata tecnica incisoria.
Con il progredire della carriera Moroni diventa uno degli xilografi più ambiti dalle principali case editrici dell’epoca che, a partire da Zanichelli per il quale è uno dei referenti principali, se lo contendono per commissionargli l’illustrazione e decorazione delle loro edizioni, oppure le copertine dei loro volumi.
È sempre per merito di De Carolis che l’artista entra nel salotto dannunziano, e proprio a lui il poeta pensa quando deve eleggere un soprintendente per le Scuole d’Arte della Reggenza del Carnaro.
Nel 1924 lo xilografo si trasferisce infine a Firenze per sposare Paola Fumagalli, figlia di Giuseppe celebre bibliofilo fondatore della Società bibliografica italiana, e nello stesso anno il Governo lo chiama a ricoprire la prima cattedra di xilografia per la neoistituita Scuola del Libro di Urbino.
Il morbo che lo porterà alla morte gli permette di detenere l’incarico solo un anno, ma la rapida impennata della carriera porta l’arte di Moroni su una rotta che, probabilmente, lo avrebbe ben impresso sulle pagine della critica se la tisi non ne avesse spezzato la vita tre giorni dopo il suo quarantesimo compleanno nel 1929.
L’anno successivo la Biennale d’arte di Venezia gli dedica una retrospettiva post mortem che lo celebra come uno dei migliori xilografi del suo tempo.
Orari di apertura
2 ottobre – 12 dicembre 2016 (dal 15 novembre la mostra si presenterà in forma ridotta in una sola sala) dal martedì al sabato ore 9,30 – 13,30
martedì pomeriggio ore 15,00 – 17,30
domenica ore 9,30 – 18,00
Ingresso: Euro 3,00 intero – Euro 2,00 ridotto (ingresso gratuito la prima domenica del mese)
Per informazioni
Servizio Cultura e Musei Tel. 0543 712627
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